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L'educazione nell'età musulmana

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ISLAM L’Arabia preislamica è abitata soprattutto da tribù di beduini.  Il Paese viene unito dalla diff usione di una nuova fede, l’islam, predicata dal profeta Maometto, che presenta questa religione come il perfezionamento dell’ebraismo e del cristianesimo. I precetti fondamentali del Corano, il libro sacro dell’islam, sono la professione di fede, la preghiera 5 volte al giorno, la carità, il digiuno nel mese di ramadan, il pellegrinag gio alla Mecca almeno una volta nella vita. Il Corano non è solo un libro religioso, ma anche un testo pedagogico che trasmette precetti ai bambini maturi e agli adulti. Nel mondo islamico l’istruzione si va articolando in tre livelli: elementare, secondaria e superiore. Lo studio del Corano resta di particolare importanza, anche se si fa strada lo studio delle scienze profane.

L'EDUCAZIONE NELL'ALTO MEDIOEVO

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Al collasso delle istituzioni dell’impero romano d'occidente resta solo la chiesa,  che diventa il punto di riferimento per l’istruzione. Una particolare importanza assumono i monaci. Nei monasteri viene messa a punto una pedagogia per la formazione dei giovani monaci.               Per frenare la decadenza culturale alcune personalità si impegnano in un’opera di conservazione del sapere. Boezio compone opere dedicate alle arti del trivio e del quadrivio; anche Marziano Capella esalta il ruolo delle arti liberali; Isidoro di Siviglia scrive le Etimologie , una sorta di breve enciclopedia del sapere antico. Papa  Gregorio  Magno si impegna nella formazione  educativa delle gerarchie ecclesiastiche, recuperando in chiave cristiana il sapere antico, e nella istruzione dei fedeli anche con il ricorso alle immagini e alla musica.   Carlo Magno imprime un forte impulso alla rinascita

L'educazione cristiana fino a sant'Agostino

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LA RELIGIONE CRISTIANA La religione cristiana innova profondamente le prassi educative, con il tema del rinnovamento interiore e del perfezionamento continuo, basati sull'amore per gli altri. Inoltre, è aperta a tutti e riconosce la specificità dei bisogni dell'infanzia. Nella difesa del cristianesimo dalle accuse mosse dalla società romana e dalle eresie si impegnano i Padri apologisti che recuperano, in un confronto serrato, molti concetti della fil osofia a greca. Nascono anche le prime scuole, che si propongono sia di formare i nuovi aderenti alla confessione cristiana sia di educare la comunità. In seguito lasceranno spazio a scuole di teologia. La Patristica greca (i cui maggiori rappresentanti sono Clemente Alessandrino, Origene e Giovanni Crisostomo) tende a conciliare la cultura cristiana con la cultura pagana. Inoltre attribuisce a Dio/ Cristo un ruolo di educatore dell’umanità.  La Patristica latina mantiene una maggi

L'EDUCAZIONE NELL'ANTICA ROMA

EDUCAZIONE ROMANA Nella società romana delle origini l'educazione è basata sulla trasmissione orale e l'esempio. è rivolta ai soli maschi, che devono imparare a gestire le proprietà agricole e a partecipare alla vita sociale e politica. L'educazione, basata sui valori del mos maiorum cioè l'esempio che viene dagli antenati, è impartita dalla madre fino ai 7 anni e poi dal padre o da un'altro adulto maschio. Ai cambiamenti in corso nella società romana dopo la seconda guerra punica si oppone Catone, che invoca un ritorno ai valori tradizionali e all’educazione familiare. Egli fornisce un ritratto dell’oratore come un tecnico dell’arte del linguaggio ma anche come un uomo giusto. ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA ROMANA Cicerone, invece, cerca una mediazione tra i valori tradizionali e la novità rappresentata dalla cultura greca. Promuove un’ampia formazione per l’oratore e defi nisce gli aspetti fondamentali dell’arte oratoria. Sotto l'influsso della cul

L'educazione nel mondo classico

I SOFISTI E LA NASCITA DELLA PAIDEIA Sotto la guida di Pericle, ma anche nei decenni successivi, la città è il luogo di attività dei principali dei principali protagonisti della cultura greca del periodo: i Sofisti, Socrate e Platone. Il termine sofista, ("colui che sa usare il sapere") indica i primi insegnanti a pagamento degli aspiranti politici . I sofisti intendono insegnare l' artè politica , cioè la tecnica con cui un uomo politico può sostenere in pubblico le proprie tesi e sconfiggere quelle degli avversari.( arte del linguaggio). Questa artè si può imparare e non è una dote ereditaria. LE TECNICHE insegnate dai sofisti sono due: - la DIDATTICA, che consiste in un serrato dialogo tra due o più interlocutori, nel quale ciascuno cerca di provare razionalmente la validità delle proprie delle proprie posizioni confutando quelle dell'avversario; - la RETORICA , che consiste in lunghi discorsi con i quali persuadere un vasto uditorio. La persuasione

LE ORIGINI DELL'EDUCAZIONE

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Nelle comunità primitive vige principalmente un educazione informale, associata racconto dei miti e alla pratica dei riti di iniziazione. Con la nascita dell'agricoltura, però, le comunità si modificano nascono nuovi bisogni e nuovi mestieri. Compare la scrittura e con essi gli scribi. Per insegnare a scrivere e a calcolare nasce la scuola.                                                         L'educazione in Mesopotamia Le prime scuole nascono probabilmente nelle città sumerobabilonesi per la necessità di insegnare a leggere e a scrivere nonché trasmettere le conoscenze scientifiche dei sacerdoti. Con il tempo però accanto a un'educazione di carattere religioso, si sviluppa anche un'educazione più di carattere tecnico. Improntata a un criterio di severità, la scuola mesopotamica è già caratterizzata dagli elementi tipici dell'educazione formale: spazi appositi, materiali didattici, personale specializzato. L'educaz

Le principali teorie educative

L'INFLUENZA DEGLI ALTRI La relazione educativa, cioè il rapporto che si crea all'interno del processo formativo tra docenti e allievi, e che influenza il rapporto tra gli studenti all'interno del gruppo-classe. Innanzitutto non è una semplice interazione sociale  (pensiamo a due persone in attesa del bus si scambiano due parole), ma nasce da  un'interazione sociale stabile , perché i suoi protagonisti (insegnanti e studenti) si incontrano frequentemente, condividono spazi comuni, svolgono insieme attività. In secondo luogo, come in ogni relazione sociale, anche la relazione educativa  esercita un'  influenza sociale. In ogni relazione infatti siamo investiti da aspettative, attese, richieste che condizionano il nostro comportamento. La società propone o addirittura impone modelli di comportamento . Questa influenza è particolarmente evidente nella relazione educativa, nella quale agli allievi è chiesto di apprendere conoscenze, modificare il proprio comport